lunedì 3 agosto 2009

Migranti (etichetta aggiornata alle contemporanee esigenze dell'analisi sociologica)

A più o meno cento passi dalla spiaggia di Forte dei Marmi c'è una libreria. Ottanta metri quadrati di splendore. O una rivendita di carta, a seconda di come la si vede. D'estate ci lavoro (e sono quattro anni). D'estate quando ci sono le migrazioni. Esondazioni di corpi, rincorse di cervelli, gare di prestanza, sete di lettura o sete di sete di lettura: il campionario faunistico è sterminato, la tassonomia è un casino. 
Però un po' ci provo, prendo appunti come gli esploratori nelle terre nuove perché certe cose non possono essere consegnate semplicemente all'oblio, così come se fossero scarpe usate.
Tipo:

1) Migrante femmina, 55 circa, copricostume giallo, occhiali da vista (montatura rossa), capello rosso corto scompigliato, borsa di paglia. Concitata. Cerca una sezione di libri ambientati in Sicilia. Appurato che non c'è, ripiega su una generica Sellerio. Appurato che la Sellerio sta sotto il bancone e che si deve chinare per leggere i titoli, dice che gli occhiali che ha sono quelli bifocali e che se si china troppo non ci vede. Allora mi chino io, e le leggo i titoli. Tutti. Sono, diciamo, duecento. Silenzio. Poi: "Sì, ma io avevo bisogno degli autori. Così come faccio a capire se sono ambientati in Sicilia". 

2) MIgrante femmina, 30, bionda, bella, vestito nero, oro, occhi azzurri, stivali, voce calda. La voce calda fa: " Non mi ricordo se ho letto questo libro. Te lo ricordi mica tu, se l'ho già comprato?". 

3) Migrante maschio, 65, polo blu, capelli bianchi, pantaloncini gialli. Compra Danielle Steel. (Mmm). 
Poi chiede una penna  e dice: '' Cosa non si farebbe per andare via dal mare''. (Mmm). 
Tira fuori di tasca un foglietto con tre righe scritte e le copia sulla prima pagina dello Steel, se lo fa incartare. Sorride. 
Fa: '' Imitare la grafia di mia moglie è facile, sembra quella di una bambina". 
Cioè, questo è venuto in libreria, ha comprato un libro per la migliore amica di sua moglie (così dice, dopo) copiandoci in cima la dedica prefabbricata della consorte che nel frattempo si griglia al sole da qualche parte, con tanto di grafia taroccata e baci di circostanza. Fantastico.
Cosa non si farebbe per andare via dal mare. 





2 commenti:

  1. Mi sa che semmai sarò a Forte dei Marmi d'estate mi guarderò bene dall'entrare in una libreria vicino al mare...non vorrei ritrovarmi nel blog (o semplicemente nel tuo taccuino) come migrante...mica tanto per la fisima di annusare i libri, quanto perché vedo già "migrante, 40 circa" ahahah

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