lunedì 14 settembre 2009

FeticiSmi

Prima o poi, forse, riuscirò a liberarmi dagli oggetti. A fare più spazio sui muri, sopra il tavolo, sotto il letto, nei cassetti, nel portafogli, sulla superficie delle cose fino a sentirla liscia. A resistere alla tentazione di tenere e ammonticchiare e disporre e conservare.  A lasciarmi lo spazio intorno morbido e compatto senza affondarci la mano a tutti i costi. Una volta ero ossessionata dall'archivio. Dalla memoria che scivola, dalle sovrapposizioni, dalle tracce scomposte, i fili che non ritrovi mai. Allora la soluzione mi pareva semplice: conservavo tutto. 
Però. Prima le cose ti ricordano e ti parlano, poi piano piano diventano mute che non te ne accorgi, gli archivi fantasmi. E i fantasmi ti guardano freddi, pretendono qualcosa in cambio, ti inchiodano lì e dove non lo sai nemmeno.
Prima o poi forse la accetterò questa cosa che i ricordi sono veri anche confusi, che le foto più belle sono quelle che non scatto e che un muro bianco non è per forza più spoglio di un muro giallo. 
Prima o poi forse imparerò a lasciar andare.