lunedì 14 marzo 2011

NighTBooKS

"..e come glielo spiego, ora, che cosa vuol dire essere una trentenne circondata da persone che mettono su famiglia? come gli spiego la situazione di soffocamento che mi stringe quando [...] parlo con le mie amiche e loro mi dicono: perché non fai un figlio?, quando tento di parlare con mia madre e lei mi dice: cosa c'è, vuoi un figlio? quando vado a pranzo con le mie colleghe e mi trovo trascinata in conversazioni sulla taglia di scarpe dei bambini e sulla settima malattia e sulla crosta lattea e se qualcuna mi rivolge la parola è per chiedermi: e tu, figli, niente?; non posso certo rivelare che il sadismo che mi bolle nelle vene non è altro che odio per me stessa, per quel rigurgito di adolescenza tardiva che, da quando vivo in mezzo a loro, invece che acquietarsi mi ha afferrata ancora più prepotente, per quel desiderio che ho, adesso, di lasciare questa cattedra e infilarmi nei banchetti di fòrmica, e diventare rossa quando passa il figo del quinto B con le sopracciglia depilate, e appiccicarmi gli animaletti adesivi sulle unghie, e inviare cento sms con le faccine e le abbreviazioni, e passare il pomeriggio nelle vesti di Silly93 su msn, e rituffarmi in quella scomoda palude dell'indifferenziato, dove niente è per sempre, dove ancora non sei nulla e ancora puoi essere tutto..."

Silvia Dai Pra'
Quelli che però è lo stesso


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