martedì 22 marzo 2011

Del primato del quantitativo

"Un motivo fondamentale del rendimento decrescente o perfino negativo delle informazioni è la limitata capacità della memoria di lavoro del cervello: può ricordare più o meno sette dati (per questo i numeri di telefono a sette cifre sono stati un'idea strepitosa). Tutto quello che che è in più deve essere trasformato in memoria a lungo termine. E per questo serve uno sforzo cosciente [...]. Ignorare tutto ciò che è ripetitivo e inutile richiede attenzione e risorse cognitive, cosa che diventa più difficile quando ci sono così tante informazioni. Non è solo la quantità di informazioni a mandare in tilt il cervello, ma anche il loro ritmo. L'afflusso continuo di dati ci abitua a rispondere all'istante, sacrificando la precisione e la riflessione al falso dio dell'immediatezza"

da "Internazionale", 17 marzo 2011, 
da Sharon Begley, Newsweek 

Avrei voluto copiarlo tutto. Se vi capita, andate a leggerlo. :)

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