lunedì 8 novembre 2010

Mi sono convertita al caffè solubile

E pensare che fino a poco fa credevo facesse schifo. Ma schifo davvero, e infamavo anche la gente che lo beveva. (Stronza). Poi sarà la semplicità dell'operazione, sarà la lunghezza variabile del beverone color fanghetto e l'effetto benefico dell'acqua calda, sarà la pigrizia che mi divora, insomma sono qui col bicchiere di plastica e il caffè solubile a guardare fuori le foglie che si muovono a cerchi, e sono anche contenta. Vale la stessa cosa per l'insalata pretagliata e nelle buste, i pantaloni sempre dentro gli stivali, gli accessori rosa, l'abbinamento grigio-nero, le pulizie nei giorni liberi, le foglie rastrellate, il microonde, i sughi già pronti, il minestrone liofilizzato. Insomma qui si rischia la catastrofe. Quando comincio coi calzini di spugna bianca calco il tasto reset, promesso.

3 commenti:

  1. Oddio. Caffè solubile da anni. Per non parlare dell'abbigliamento grigio nero, le pulizie, i pantaloni negli stivali e il microonde. E i calzini di spugna bianca.
    Amore mio, forse devi smettere di frequentarmi. Con urgenza.
    *

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  2. O magari ti converto pure te. Soprattutto riguardo a una o due di queste abitudini ;)

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  3. Old fashion, tesoro. Si chiama Old fashion.

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