giovedì 29 marzo 2012

Periodi e chiavistelli

C'è stato un momento della mia vita, neanche tanto tempo fa, che perdevo gli specchietti. Quelli della macchina. O mi cadevano (giuro), o qualcuno ci picchiava e si staccavano o ci picchiavo io e il risultato era il solito. Sarà successo una decina di volte, a distanza così ravvicinata che alla fine avevo impacchettato gli specchietti in una carta e li avevo messi nel bagagliaio, almeno lì non si rompevano. Poi hanno smesso. C'è stato un periodo che prendevo le multe. Una dopo l'altra, a raffica, da paura, come se i casi di sfiga più allucinante facessero la gara per capitare a me. O io me li cercassi tutti, probabile. Poi hanno smesso. C'è stato un altro periodo che perdevo il portafogli, regolarmente d'estate, regolarmente d'agosto, e tutte le volte che andavo dai carabinieri a dire che lo avevo perso questi mi guardavano pensando che sicuro ero scema, sempre più scema. Può essere: ma era il mio periodo del portafogli perso e ci potevo fare ben poco. C'è stato un lungo lasso di tempo che qualsiasi cosa facessi per arrivare in orario in un posto arrivavo sempre con dieci minuti di ritardo, come se per me tutto fosse spostato di dieci. E mi ci impegnavo pure, ma sempre dieci erano quei maledetti minuti di ritardo, anche se partivo con un anticipo allucinante (camion, lavori in corso, macchine in avaria, semafori, betoniere, apini, chiavi dimenticate, ecc ecc ecc). Vorrei sapere che virus è, così mi curo. 

Nessun commento:

Posta un commento