lunedì 14 settembre 2009

FeticiSmi

Prima o poi, forse, riuscirò a liberarmi dagli oggetti. A fare più spazio sui muri, sopra il tavolo, sotto il letto, nei cassetti, nel portafogli, sulla superficie delle cose fino a sentirla liscia. A resistere alla tentazione di tenere e ammonticchiare e disporre e conservare.  A lasciarmi lo spazio intorno morbido e compatto senza affondarci la mano a tutti i costi. Una volta ero ossessionata dall'archivio. Dalla memoria che scivola, dalle sovrapposizioni, dalle tracce scomposte, i fili che non ritrovi mai. Allora la soluzione mi pareva semplice: conservavo tutto. 
Però. Prima le cose ti ricordano e ti parlano, poi piano piano diventano mute che non te ne accorgi, gli archivi fantasmi. E i fantasmi ti guardano freddi, pretendono qualcosa in cambio, ti inchiodano lì e dove non lo sai nemmeno.
Prima o poi forse la accetterò questa cosa che i ricordi sono veri anche confusi, che le foto più belle sono quelle che non scatto e che un muro bianco non è per forza più spoglio di un muro giallo. 
Prima o poi forse imparerò a lasciar andare.

2 commenti:

  1. -Prima le cose ti ricordano e ti parlano, poi piano piano diventano mute che non te ne accorgi, gli archivi fantasmi. E i fantasmi ti guardano freddi, pretendono qualcosa in cambio, ti inchiodano lì e dove non lo sai nemmeno.-

    Mi arrivi in fondo allo stomaco.
    PEr questo ho smesso di conservare, di raccogliere. Per questo ho l'ossessione degli oggetti, delle cose e quando se ne rompe una gioisco e per questo cancello subito tutto, perchè se non lo faccio subito non lo farò più. Per questo non ricordo niente del passato, se non pochi aneddoti. E rimango quando la gente parla di quindici anni fa come fosse ieri. Come fosse stamattina.
    Io li sento quei chiodi che il passato ti vorrebbe mettere addosso.

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  2. Che bella quella descrizione riportata anche da Dania: complimenti!!!
    Anche io sono (stato?) un'archivista e anche a me certi ricordi mettono malinconia perché diventati muti, ma a volte mi capita anche di essere contento di archivi dimenticati!
    L'altro giorno ho ritrovato un vecchio portafoglio gonfio di ricordi: un occhio estraneo ci avrebbe visto un mucchio di cartacce conservate senza un ordine, ma per me (che me ne ero quasi dimenticato) è stato come ridare colore ad un periodo che avevo riposto in un cassetto. Quelle cartacce mi parlavano eccome se mi parlavano: ho "rivisto" persone ma soprattutto luoghi che mi ero completamente dimenticato!
    Per la cronaca (e i curiosi se ce ne fossero) in quel portafoglio, tra le altre cose ci sono tutte le carte del mio interrail: 1992...18 anni...

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