C'è stato un momento che questo posto mi sembrava immenso, pieno di cose nuove e di possibilità, come se lo vedessi per la prima volta. E le possibilità dilatavano lo spazio e le strade e i campi, e gli orizzonti. C'è stato un momento che è durato anni dove tutto durava tantissimo e il futuro non esisteva, ma c'erano soltanto ore e ore e adesso e un pavimento di cotto e anche un tavolo quadrato, forte. E c'erano corpi e c'erano le cose, che ci venivano addosso da fuori e rimanevano dentro, aggrappandosi al cuore coi rampini, e sono sempre lì. Anche se tutto adesso intorno è piccolo, e le strade non vanno da nessuna parte.
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