Stare in classe senza stare in cattedra ma dividendo spazi vieppiù angusti con venticinque quattordicenni in pieno scoppio ormonale (tutti rigorosamente masculi) e ricevendo trasfusioni quotidiane di tutte le materie (anche quelle che per scelta esistenziale non volevi studiare alle superiori) è un bel privilegio.
E questo non solo perché ri-capisco (capisco per la prima volta, siamo sinceri) monomi, polinomi, geometria piana, equazioni e disequazioni, piani inclinati e meccanica dei fluidi, legami covalenti e teorie atomiche di varia natura, seni coseni e scomposizione della forza peso (si poteva scomporre?? da quando?? ma ci sarà un motivo per cui ho fatto il classico, o mi volete dire che era uguale?) o mi scervello sulla risoluzione di espressioni frazionarie con anche delle lettere e degli apicini numerici che stanno su tre righe.
Ma anche, e soprattutto, e qui sono seria, perché questi adolescenti durante le lezioni formulano domande per loro e per la loro playstation imprescindibili, che noi adulti (sigh) non possiamo ignorare se vogliamo sperare di non essere già guardati come noi ai nostri tempi si guardavano quelli che parlavano solo di quando a scuola gli davano le bacchettate sulle dita e usavano il pennìno mentre si cercava di spiegargli che a scuola s'era imparato il computer.
Ma anche, e soprattutto, e qui sono seria, perché questi adolescenti durante le lezioni formulano domande per loro e per la loro playstation imprescindibili, che noi adulti (sigh) non possiamo ignorare se vogliamo sperare di non essere già guardati come noi ai nostri tempi si guardavano quelli che parlavano solo di quando a scuola gli davano le bacchettate sulle dita e usavano il pennìno mentre si cercava di spiegargli che a scuola s'era imparato il computer.
Perché per restare con la mente aperta e flessibile, c'è da essere aperti e flessibili, e quindi abituarsi anche a domande tipo: "Come faccio, prof, a sopravvivere agli zombi?".
O anche: "Ma i non morti vengono solo dai cimiteri?", "E se in giro per il Far West ci sono i lupi mannari? Sono quelli dell'Alaska?"
(Se non ci credete, è lui il responsabile, mi son fatta una cultura: http://multiplayer.com/videogiochi/playstation-3/red-dead-redemption-undead-nightmare.html).
O anche: "Ma i non morti vengono solo dai cimiteri?", "E se in giro per il Far West ci sono i lupi mannari? Sono quelli dell'Alaska?"
(Se non ci credete, è lui il responsabile, mi son fatta una cultura: http://multiplayer.com/videogiochi/playstation-3/red-dead-redemption-undead-nightmare.html).
Oppure a previsioni sul futuro nate da sincretismi di videogiochi postapocalittici e Nat Geo Wild (è di una settimana fa la memorabile ancorché spaventosa: "stanotte, prof, pioveranno foche").
Segnalo anche la risposta a un test di ingresso in inglese, datata settembre 2010, che recitava così:
-What's your favourite hobby?
-Customizing Ape Piaggio.
E stamani, lezione di scienze:
- Mi fate un esempio di materiale elastico?
- Lo so io! Le molle della frizione del CIAO !
Le molle della frizione del CIAO. Non ci posso credere. Io ho una ragione di vita. I love ITI.
E un po' ti invidio, se però serve una lezione sugli zombie non hai che da chiedere..e penso ci siano altre due persone di nostra conoscenza che non si tirerebbero indietro!
RispondiEliminahaha, verissimo! ma ci ci vedi (reciproco di vedere) noi due a scuola con te che fai la lezione sugli zombie e io che annoto le perle di saggezza? (e gli altri due come corollario) ? :)
RispondiElimina